Borghi medievali, giardini e archeologia

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Immergiti nell’incantevole viaggio attraverso la storia e la bellezza del Lazio con noi!

Esplora la magia della Lazio tra antiche rovine, borghi pittoreschi e paesaggi mozzafiato! Immergiti nelle atmosfere incantate della Costa di Ulisse e dell’Agro Pontino, dove storia e natura si fondono armoniosamente. Scopri l’antica Roma imperiale nella sontuosa Villa di Domiziano e lasciati ammaliare dal fascino medievale di San Felice Circeo. Tra templi romani, abbazie misteriose e panorami mozzafiato, questo viaggio sarà un’esperienza indimenticabile nel cuore della Lazio.

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Itinerario personalizzabile

Come tutti i nostri programmi è possibile variare l’itinerario a seconda dei vostri gusti ed esigenze.

Nel primo pomeriggio incontro con il tour leader alla stazione di Roma Termini. Pick-up del gruppo e trasferimento in minibus, verso sud, per Latina. Sistemazione nelle camere riservate in hotel 4* in centro citta’’. Nel pomeriggio incontro con la guida per una prima visita guidata della citta’ un tempo conosciuta come Littoria e definita citta’ del ‘900. Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta del centro della città di Latina partendo da Piazza del Quadrato, primo progetto di Littoria e simbolo del passaggio da borgo rurale a città moderna. Lo sottolineano le statue dei portici raffiguranti temi agricoli, La fontana al centro della piazza rappresenta la palude liberata dalle acque ed infine la sede dell’ex Opera Nazionale Combattenti, ora Museo della Terra Pontina. Proseguiamo con Piazza dei Bonificatori e l’ufficio delle poste, Arriviamo poi a Piazza del Popolo con la sua Torre Civica, rivestita completamente da travertino e sede del Municipio. Al suo interno vi è un giardino con la “Dafne” di Elisabetta Majo rappresentata prima della sua trasformazione in alloro. Al centro della piazza troviamo la fontana con la sfera in travertino collocata nel 1939. Proseguendo per Piazza della Libertà, troviamo il Palazzo del Governo con iscrizioni con testi di Plinio il Vecchio e di Mussolini, stemmi, sculture allegoriche e lungo il balcone un fregio in marmo verde, di Francesco Barbieri. Al centro della piazza la fontana a due vasche sovrapposte riceve l’acqua da fasci di spighe di grano. Realizzata su progetto di O. Frezzotti, venne donata nel 1933 dalle città di Vasto e di Asti. Nelle vicinanze incontriamo la Chiesa di San Marco, nel cui campanile è custodita una copia della Madonnina del Duomo di Milano, donata nel 1933 dall’Automobile Club di Milano. Nella stessa piazza troviamo poi l’ex O.N.B. il museo dedicato a Duilio Cambellotti, Proseguendo la visita troviamo Palazzo “M”(ex Casa del Fascio), che con l’ex Caserma G.I.L. faceva parte del Foro Mussolini rimasto incompiuto. Una curiosità, durante la guerra è andata distrutta la torre centrale, che nella parte terminale assumeva la forma di un’aquila imponente.

Al termine della visita rientro in hotel, pernottamento.

L’importante dimora della Roma imperiale, la struttura urbana simbolo del razionalismo italiano, le dune di sabbia tra il lago e il mare e l’imponente Promontorio del Circeo.

Dopo la prima colazione partenza per la visita privata, con permesso rilasciato dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici del Lazio, dei preziosi quanto sconosciuti scavi della Villa di Domiziano (I sec. d.C.), immersi nella natura del Parco Nazionale del Circeo. (N.B. La visita del sito è soggetta a riconferma, qualora non fosse possibile verrà proposta una visita alternativa).

Sulle rive del Lago di Paola (anche noto come Lago di Sabaudia), bacino immerso nell’area protetta del Parco Nazionale del Circeo, sorgono i resti di quella che fu un’importate dimora della Roma imperiale, la Villa di Domiziano. Si tratta di una delle residenze imperiali più importanti e meno indagate del panorama laziale. Il sito archeologico che occupa circa 46 ettari di terreno, praticamente l’intera superficie di una penisola che si protende sul lago, non è ancora stato del tutto portato alla luce, ma vi sono tre aree visitabili e assolutamente affascinanti. Particolarmente interessante dal punto di vista storico-archeologico è la disposizione degli ambienti e l’imponente sistema idraulico. Probabilmente costruito su residenze costiere di epoca repubblicana, il complesso è stato pensato per rendere l’acqua la protagonista principale: terme, lago e mare a distanza di pochi passi l’uno dall’altro, e ai tempi anche paludi, che rendevano difficoltoso l’accesso alla zona. Ingenti opere di ingegneria idraulica si imposero per approvvigionare la residenza imperiale di acqua potabile, tra cui soluzioni peculiari e accorgimenti tecnici di altissimo livello; altro problema costruttivo fu la garanzia di una porta d’accesso direttamente dal mare (nonostante la lingua di sabbia che separa il Tirreno dal lago), risolto con la creazione di un canale navigabile. Ad oggi sono stati riportati alla luce impianti termali, cisterne, palestre, una piscina scoperta ed un teatro; i resti di quello che era un giardino ornato da ninfei e fontane, e un quadriportico che ancora conserva affreschi, oltre che pavimenti policromi. Tra le numerose statue recuperate da questo sito, una replica della scultura originale greca “Apollo di Kassel” e un satiro oggi ospitato nei Musei Vaticani.

Al termine della visita si prosegue per la visita dell’incantevole borgo di San Felice Circeo ( tra i borghi piu’ belli d’Italia ). Scopriremo che la sua storia e’ antichissima, inizia con l’uomo di Neanderthal, diventa poi colonia romana e ancora possedimento dei Templari durante il Medioevo. Piacevole passeggiata tra le stradine e le caratteristiche piazzette del centro storico. Visita all’Acropoli di Circeli con le mura poligonali e la fantastica vista sulla Pianura Pontina.

Al termine della visita si prosegue per Sabaudia, la cittadina tanto cara ad Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini, sorta sul lungomare tirrenico durante il periodo fascista, successivamente alla bonifica delle Paludi Pontine. Costruita in soli 253 giorni nel 1934 e concepita come centro di villeggiatura marina e di rappresentanza del regime fascista, Sabaudia, città-simbolo del Razionalismo Italiano, è un luogo estremamente interessante dal punto di vista architettonico-urbanistico. Visita guidata della città, con architetto, per cogliere particolari angolature e prospettive geometriche simili a quelle riprodotte nei quadri metafisici di De Chirico e Carrà. Nel pomeriggio si percorre la strada che costeggia il mare, con le dune di sabbia su un lato e il Lago di Paola sull’altro, passando lungo le pendici dell’imponente Promontorio del Circeo, luogo legato alla figura mitologica della Maga Circe, dove sorge Torre Paola, un esempio di fortificazione voluta dallo Stato Pontificio nel 1500 al fine di fronteggiare le invasioni dei pirati saraceni. Rientro a Latina nel tardo pomeriggio. Pernottamento in hotel.

Il romantico giardino in stile anglosassone considerato tra i più belli del mondo, il Castello Caetani: uno dei più noti esempi di architettura difensiva del Lazio, l’antica abbazia che conserva le tracce dei misteriosi Templari.

Prima colazione in hotel. Alle ore 10.00 partenza verso nord per la visita del Giardino di Ninfa, realizzato sui ruderi dell’omonima città medievale, che è stato classificato dal New York Times tra i più bei e romantici giardini del mondo. (N.B. Nel periodo di Natale/Capodanno il Giardino di Ninfa è chiusa e pertanto in alternativa è prevista la visita del Parco Archeologico Antica Norba).

Nel primo pomeriggio si prosegue per l’antico borgo di Sermoneta, le cui fortune cominciarono alla fine del XIII secolo con la signoria dei Caetani, che ne fecero un importante centro urbano prima medioevale poi rinascimentale. A questo periodo risalgono il borgo, il castello e il Duomo. È proprio il massiccio Castello Caetani, uno dei più noti esempi di architettura difensiva del Lazio, a dominare il paese e l’intero Agro Pontino. Le origini della fortezza risalgono al XIII secolo quando gli Annibaldi, famiglia baronale di Sermoneta, decisero di costruire una rocca inespugnabile la quale subì nei secoli molti ampliamenti e trasformazioni ad opera dei successivi proprietari. Intorno all’antico maniero, nel quale soggiornarono pontefici e sovrani, si raccoglie il borgo che ha conservato il suo impianto urbanistico originale con le case in pietra, le stradine a gradini, il succedersi di salite e discese. Sermoneta è un ottimo set per riprese cinematografiche: nelle stalle del castello, ad esempio, sono state girate alcune scene del celebre film di Roberto Benigni “Non ci resta che piangere”. Si continua con la visita della bellissima Abbazia di Valvisciolo, tra i monumenti italiani che conservano le tracce più evidenti e misteriose del passaggio dei Templari. A questa abbazia è legata una leggenda medievale, dove si narra che nel 1314, quando venne posto al rogo l’ultimo Gran Maestro Templare Jacques de Molay, gli architravi delle chiese si spezzarono. Ancora oggi, osservando attentamente l’architrave del portale principale, si riesce a intravedere una crepa. Secondo la tradizione, il complesso, caratterizzato dall’austero stile gotico-cistercense, fu fondato nel VIII secolo ed è certo che i templari vi s’insediarono per un periodo, forse a cavallo tra XIII e XIV secolo, come provato sia dalla croce templare ivi scolpita, sia da altre numerose e suggestive tracce. Oggi l’abbazia è abitata dai monaci cistercensi della congregazione di Casamari, che producono e vendono ottimi prodotti locali miele e liquori a base di erbe. Al termine rientro a Latina. Pernottamento in hotel.

Il Museo Archeologico ospitato nel palazzo nobiliare, l’abbazia esempio tra i più significativi dell’arte gotico-cistercense in Italia.

Dopo la prima colazione partenza alle ore 09.30 per la visita del Museo Archeologico di Priverno. Il Museo è ospitato nel Palazzo Valeriani-Guarini-Antonelli, una dimora storica di grande prestigio che affaccia sulla bella piazza principale della cittadina, di fronte alla cornice medievale disegnata dal Duomo e dal Palazzo Comunale. L’edificio, residenza di illustri famiglie locali e segnato da vicende costruttive del XIII e XVI secolo, presenta una facciata rinascimentale, con decoro pittorico “a graffito”, di colore amaranto e grigio piombo. Gli interni sono impreziositi da un ricco ciclo pittorico in tardo-Liberty che decora tutti i soffitti con un’accentuata varietà di stili. Nelle 13 sale del museo si sviluppa il racconto dell’antica Privernum, città che fu volsca e poi romana, in una narrazione rigorosamente scientifica ma anche suggestiva e scenografica, che accompagna il visitatore a scoprire le più antiche fasi di vita del territorio, dall’età protostorica al nascere e alla vita della colonia romana, fondata nel tardo II secolo a.C. nel cuore della piana dell’Amaseno.

Si prosegue per il borgo medievale di Fossanova. Pranzo in ristorante tipico. Nel pomeriggio visita del borgo con l’annessa abbazia uno degli esempi più significativi dell’arte gotico-cistercense in Italia. Costruita sui ruderi di una villa romana di età repubblicana, fu dapprima monastero benedettino e successivamente, per volere di Papa Innocenzo II, venne concessa ai cistercensi che la edificarono nelle forme attuali. Al termine della visita rientro a Latina. Pernottamento in hotel.

La “città dello schiaffo” con la “Cappella Sistina del Medio Evo”, l’antica città di Cora con le mura, il ponte, i templi romani e la cantina di Marco Carpineti.

Dopo la prima colazione partenza alle ore 09.30 per la cittadina di Cori, uno dei borghi più ricchi di testimonianze storiche tra i centri della provincia di Latina. L’attuale Cori è ciò che rimane dell’antica città di Cora, che la tradizione vuole sia stata fondata tra il XIII secolo e il XII secolo a.C. Adagiata su un colle alle pendici dei Monti Lepini, il panorama spazia sui Colli Albani e sulla Pianura Pontina. Visita del centro storico medievale e dei siti archeologici di origine romana. Nella zona più alta di Cori sorgono, all’interno dell’Acropoli dell’antica Cora, quelli che si possono definire i simboli storici del borgo. Il Tempio di Ercole, risalente all’inizio del I secolo a.C., di ordine dorico, prostilo, tetrastilo; dichiarato monumento nazionale. Non meno interessante il Tempio di Castore e Polluce, i cui resti che si ammirano oggi risalgono al restauro avvenuto nel I secolo a.C. dell’antico santuario risalente al V secolo a.C.. Tale restauro ha prodotto un tempio corinzio, tetrastilo con cella centrale ed ali laterali. Splendida è anche la cinta muraria, lunga circa 2 km, interrotta da alcune torri di fine II sec a.C.. Lungo il suo percorso si aprono le tre porte di accesso alla città: la Porta Romana, la Porta Ninfina e la Porta Signina. Da non dimenticare il Ponte romano della Catena, costruito nel I secolo a.C., che ancora oggi permette di attraversare l’omonimo Fosso della Catena nei pressi di Porta Ninfina; il ponte ad un solo arco, alto circa 20 metri, è realizzato in opus quadratum con i fianchi in pietra. Si conclude con una degustazione di vini locali presso la cantina dell’Azienda Marco Carpineti. Appuntamento fissato per le ore 11.30

Nel primo pomeriggio proseguimento per Anagni, situata su uno sperone dei monti Ernici, nella provincia di Frosinone, una posizione strategica che nel passato le ha permesso di assumere un ruolo di centro culturale, religioso e strategico di particolare rilievo. La sua fondazione risale a circa 3.000 anni fa, da parte di popolazioni provenienti dall’Asia Minore e dalla Grecia. Nota anche come “città dello schiaffo”, Anagni fu definita dallo storico tedesco Gregorovius “una delle più belle terrazze d’Europa”. La città è impreziosita da alcuni dei più bei complessi architettonici medievali d’Italia come la Cattedrale di Santa Maria, risultato di differenti fasi di costruzione. Allo stile romanico si è aggiunto, intorno alla metà del XIII secolo, lo stile gotico. Su una delle pareti esterne è situata una statua di papa Bonifacio VIII. Nel 1160, Alessandro III vi pronunciò la scomunica inferta al Barbarossa e vi fu eletto papa Innocenzo IV. La cripta conserva un ciclo di affreschi (1104 – 1255), che raffigurano scene dell’Antico e Nuovo Testamento, i cui colori, lo stato di conservazione e il programma iconografico sono talmente belli da farla definire “la Cappella Sistina del Medioevo”. Degni di nota sono anche il Palazzo della Ragione, costruito nel 1163 dall’architetto bresciano Jacopo da Iseo, il Palazzo di Bonifacio VIII, teatro di importanti avvenimenti storici come il famoso “schiaffo”, e la Casa Barnekow, un palazzo medievale comprato e ristrutturato verso la metà del XIX secolo dal pittore svedese Albert Barnekow, da cui riprende il nome attuale. Si ritiene che la casa possa aver ospitato Dante Alighieri durante una sua permanenza in città.

Rientro a Latina in serata. Pernottamento in residenza storica.

I resti del Santuario di Giove Anxur, la Grotta di Tiberio e il Gruppo Scultoreo di Polifemo, i pittoreschi borghi tra i più belli d’Italia.

Dopo la prima colazione partenza alle ore 09.00 per Terracina, città ausona prima e volsca poi, che divenne colonia romana nel 329 a.C. Visita della parte alta della città che si sviluppa intorno alla piazza centrale, l’antico Foro Emiliano, centro cittadino dell’epoca romana. Il foro romano era attraversato dalla Via Appia, che collegava Roma a Capua, di cui è stato ripristinato il lastricato e il marciapiede con il canale di scolo. Fuori dalla città, sulla cima del Monte Sant’Angelo, si trova l’antico Santuario di Giove Anxur, edificato in posizione panoramica nel I secolo a.C., che poggiato su un grande basamento, dotato di dodici arcate e circondato da un criptoportico lungo sessanta metri, rappresentava uno dei più grandi templi dell’antichità. Il sito offre una vista spettacolare del porto di Terracina e del Golfo di Gaeta: dal promontorio del Circeo sino a Sperlonga, con sullo sfondo le Isole Pontine.

Nel primo pomeriggio si prosegue per il pittoresco borgo di Sperlonga (tra I Borghi più belli d’Italia) che sorge su uno sperone roccioso a picco sul mare. Il suo nome deriva dal termine “speluncae”, con il quale venivano indicate le numerose cavità naturali che si aprono lungo la frastagliata costa limitrofa. Le prime tracce di un insediamento umano nella zona risalgono al Paleolitico, ma è in Età Romana che Sperlonga acquisì fascino e bellezza, grazie alla costruzione di numerose ville. Durante il Medioevo divenne un pittoresco villaggio di pescatori, spesso al centro di devastanti incursioni dei pirati Saraceni che più volte lo distrussero. L’intero abitato venne ricostruito dopo il XVII secolo, ma vi rimasero splendide testimonianze del suo passato come le due porte d’accesso Portella e Porta Marina,

Visita del Museo Archeologico Nazionale che conserva il “Gruppo di Polifemo” rinvenuto all’interno della Grotta di Tiberio.

Terminata la visita di Sperlonga proseguimento per Terracina, città ausona prima e volsca poi, che divenne colonia romana nel 329 a.C. Visita della parte alta della città che si sviluppa intorno alla piazza centrale, l’antico Foro Emiliano, centro cittadino dell’epoca romana. Il foro romano era attraversato dalla Via Appia, che collegava Roma a Capua, di cui è stato ripristinato il lastricato e il marciapiede con il canale di scolo. Fuori dalla città, sulla cima del Monte Sant’Angelo, si trova l’antico Santuario di Giove Anxur, edificato in posizione panoramica nel I secolo a.C., che poggiato su un grande basamento, dotato di dodici arcate e circondato da un criptoportico lungo sessanta metri, rappresentava uno dei più grandi templi dell’antichità. Il sito offre una vista spettacolare del porto di Terracina e del Golfo di Gaeta: dal promontorio del Circeo sino a Sperlonga, con sullo sfondo le Isole Pontine.

Dopo la prima colazione partenza per la stazione di Roma Termini per il viaggio di rientro.

Altre informazioni

Trasporti – Si utilizzano minibus 19 posti per 6-10 partecipanti e minibus 35 posti per 11-14 partecipanti. Nostro Tour Leader a partire da 6 partecipanti e guide locali. Su richiesta il viaggio può essere organizzato anche su base 2-4 partecipanti.

Pernottamenti e pasti – Hotel 3* o 4*. Le strutture sono state accuratamente selezionate per l’ottimo servizio e per le suggestive location.

Clima – Il sud del Lazio è caratterizzato da un clima mediterraneo lungo la costa, che diventa continentale verso le pianure e le vallate interne. Svolgendosi l’itinerario per gran parte lungo le zone costiere, il clima invernale è piuttosto mite. Le temperature minime invernali difficilmente scendono sotto ai 5-6 °C mentre quelle massime possono raggiungere anche i 16-17°C.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Itinerario consigliato agli appassionati di storia, arte, cultura e natura. Nel complesso confortevole con alcune giornate intense per la quantità di escursioni previste.

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