TOUR CIOCIARIA E RIVIERA D’ULISSE

Durata

Più giorni, Tour

Difficoltà
Età minima

Tutte le età

1° GIORNO: Fiuggi – Subiaco – Fiuggi
Arrivo a Fiuggi con mezzo proprio e sistemazione in hotel.
Nel pomeriggio incontro con autista e partenza per la visita di Subiaco con guida, borgo ricco di storia, natura e spiritualità.
Si visiterà il Monastero di San Benedetto (Sacro Speco), arroccato sulla roccia del Monte Taleo, è un luogo mistico dove visse San Benedetto da Norcia. Conserva affreschi medievali spettacolari (tra cui uno dei primi ritratti di San Francesco). Visita del Monastero di Santa Scolastica, più antico del Sacro Speco, e ancora abitato da monaci. Dall’architettura romanica, gotica e rinascimentale, custodisce una biblioteca storica e chiostri.
Degna di nota anche la Rocca Abbaziale, una fortezza con vista sul paese.
Passeggiata nel centro storico con i suoi vicoli medievali, piazzette e scorci pittoreschi tra chiese, fontane e antiche case in pietra.
Rientro a Fiuggi e pernottamento in hotel. Cena libera.

2° GIORNO: Fiuggi – Trisulti – Anagni – Fiuggi
Dopo la prima colazione incontro con l’autista e partenza per Trisulti per la visita libera della Certosa, un antico complesso monastico immerso nei boschi dei Monti Ernici. Nel complesso è presente il Monastero del 1204 gestito dai Certosini e poi dai Cistercensi. La Chiesa di San Bartolomeo, la Farmacia Antica con arredi in legno originali del ‘700, vasi in ceramica e strumenti erboristici storici. Infine, la Biblioteca con oltre 30.000 volumi antichi e affreschi sul soffitto.
Proseguimento per Anagni.
Pranzo
Nel pomeriggio visita della città con guida con la Cattedrale di Santa Maria e la straordinaria Cripta di San Magno (affreschi medievali tra i più belli d’Europa). Passeggiando nel centro storico, tra palazzi storici e scorci suggestivi, si giunge
Si prosegue con la visita al Palazzo Bonifacio VIII per scoprire la storia dello schiaffo di Anagni e l’importanza papale della città.
Rientro a Fiuggi e pernottamento in hotel. Cena libera

3° GIORNO: Cassino – Arpino – Liri – Sabaudia
Prima colazione in hotel.
Partenza per Arpino, la città di Cicerone. Qui nacque infatti Marco Tullio Cicerone, celebre oratore romano. Il borgo ne conserva la memoria storica e culturale.
Visita con guida dell’Acropoli di Civitavecchia, uno dei siti archeologici più suggestivi del Lazio, con la monumentale Porta dell’Arco a sesto acuto, costruita con enormi blocchi in pietra (esempio raro di architettura megalitica).
Nel suo affascinante centro storico, tra vicoli antichi, palazzi nobiliari, torri e piazze eleganti, spiccano la Chiesa di San Michele, Palazzo Boncompagni, e il Liceo Tulliano, uno dei più antichi d’Italia.
Da non perdere i panorami spettacolari con vedute meravigliose sulla Valle del Liri.
Possibilità di visitare il Museo di Cicerone (facoltativo)
Pranzo.
Nel pomeriggio proseguimento per Isola del Liri per la visita libera. La Cascata Grande è Il suo simbolo: una spettacolare cascata alta 27 metri che scende nel cuore del centro storico, creando un paesaggio raro e affascinante.
Il borgo è letteralmente circondato dal fiume Liri, che forma un’isola naturale. Passeggiare tra ponti, piazzette e scorci fluviali è un’esperienza rilassante e pittoresca.
Il Castello Boncompagni-Viscogliosi, affacciato sulla cascata, offre esterni scenografici e una storia legata alle nobili famiglie laziali.
Isola del Liri è anche città della musica e ospita eventi culturali, concerti e mostre, soprattutto in estate.
Al termine delle visite, partenza per Sabaudia o Latina e sistemazione in hotel. Cena libera

4° GIORNO: Sabaudia – Giardino di Ninfa – Sermoneta – Sabaudia
Prima colazione in hotel.
Prima colazione in hotel. Partenza verso nord per la visita del Giardino di Ninfa, Il romantico giardino in stile anglosassone realizzato sui ruderi dell’omonima città medievale, che è stato classificato dal New York Times tra i più bei e romantici giardini del mondo. Visita con le guide del giardino
Al termine della visita che dura circa 1 ora e 30 minuti, si prosegue per l’antico borgo di Sermoneta. Visita libera del paese, le cui fortune cominciarono alla fine del XIII secolo con la signoria dei Caetani, che ne fecero un importante centro urbano prima medioevale poi rinascimentale. A questo periodo risalgono il borgo, il castello e il Duomo. È proprio il massiccio Castello Caetani, uno dei più noti esempi di architettura difensiva del Lazio, a dominare il paese e l’intero Agro Pontino. Le origini della fortezza risalgono al XIII secolo quando gli Annibaldi, famiglia baronale di Sermoneta, decisero di costruire una rocca inespugnabile, la quale subì nei secoli molti ampliamenti e trasformazioni ad opera dei successivi proprietari. Intorno all’antico maniero, nel quale soggiornarono pontefici e sovrani, si raccoglie il borgo che ha conservato il suo impianto urbanistico originale con le case in pietra, le stradine a gradini, il succedersi di salite e discese. Sermoneta è un ottimo set per riprese cinematografiche: nelle stalle del castello, ad esempio, sono state girate alcune scene del celebre film di Roberto Benigni “Non ci resta che piangere”.
Pranzo
Lasciata Sermoneta dopo il pranzo, si continua con la visita libera della bellissima Abbazia di Valvisciolo, tra i monumenti italiani che conservano le tracce più evidenti e misteriose del passaggio dei Templari. A questa abbazia è legata una leggenda medievale, dove si narra che nel 1314, quando venne posto al rogo l’ultimo Gran Maestro Templare Jacques de Molay, gli architravi delle chiese si spezzarono. Ancora oggi, osservando attentamente l’architrave del portale principale, si riesce a intravedere una crepa. Secondo la tradizione, il complesso, caratterizzato dall’austero stile gotico-cistercense, fu fondato nel VIII secolo ed è certo che i templari vi s’insediarono per un periodo, forse a cavallo tra XIII e XIV secolo, come provato sia dalla croce templare ivi scolpita, sia da altre numerose e suggestive tracce. Oggi l’abbazia è abitata dai monaci cistercensi della congregazione di Casamari, che producono e vendono ottimi prodotti locali miele e liquori a base di erbe.
Al termine rientro a Sabaudia. Cena e pernottamento in hotel.

5° GIORNO: Sabaudia – Terracina – San Felice Circeo – Sabaudia
Dopo la prima colazione partenza per Terracina, città ausona prima e volsca poi, divenne colonia romana nel 329 a.C. Visita del centro storico della città che si sviluppa intorno alla piazza centrale, l’antico Foro Emiliano, centro cittadino dell’epoca romana. Il foro romano era attraversato dalla Via Appia, che collegava Roma a Capua, di cui è stato ripristinato il lastricato e il marciapiede con il canale di scolo. Visita con guida
Terminata la visita del centro storico, si raggiunge la cima del Monte Sant’Angelo, dove svetta il Santuario di Giove Anxur, edificato in posizione panoramica nel I secolo a.C. Poggiato su un grande basamento, dotato di dodici arcate e circondato da un criptoportico lungo sessanta metri, rappresenta uno dei più grandi templi dell’antichità. Il sito offre una vista spettacolare del porto di Terracina e del Golfo di Gaeta: dal promontorio del Circeo sino a Sperlonga, con le Isole Pontine sullo sfondo.
Pranzo
Nel pomeriggio proseguimento per la visita guidata dell’incantevole borgo di San Felice Circeo ( tra i borghi più belli d’Italia). Scopriremo che la sua storia è antichissima, inizia con l’uomo di Neanderthal, divenne poi colonia romana e ancora possedimento dei Templari durante il Medioevo. Piacevole passeggiata tra le stradine e le caratteristiche piazzette del centro storico.
Tra i più importanti punti d’interesse ci sono:
– L’ Acropoli di Circeli con le mura poligonali e la fantastica vista sulla Pianura Pontina.
– Le numerose grotte conosciute non solo per le proprie bellezze naturali, ma anche per i ritrovamenti archeologici: la grotta Guttari (dove è stato rinvenuto un cranio umano di 50.000 anni), la grotta delle Capre (una delle più suggestive) e la grotta della Maga Circe, visitabile solo via mare.
Possibilità di tour in barca della durata di circa 2 ore che costeggiano il promontorio del Circeo e che permettono di vedere le numerose grotte oltre al mare e al paesaggio meraviglioso.
Rientro a Sabaudia non prima di aver fatto giro panoramico sul lungomare con le dune di sabbia da un lato e il Lago di Paola dall’altro passando lungo le pendici dell’imponente Promontorio del Circeo, luogo legato alla figura mitologica della Maga Circe, dove sorge Torre Paola, un esempio di fortificazione voluta dallo Stato Pontificio nel 1500 al fine di fronteggiare le invasioni dei pirati saraceni.
La Duna costiera del Parco è un ambiente unico in Italia e per questo è tutelato anche dall’Unione Europea. La spiaggia è formata da sabbie sottili e alle sue spalle si innalza il cordone dunale, che raggiunge altezze anche di 27 metri. Le alte temperature, le lunghe siccità, il terreno poco fertile e i forti venti rendono difficile la sopravvivenza delle specie vegetali, che hanno dovuto sviluppare particolari adattamenti. Il versante lato mare, fortemente esposto al vento carico di salsedine, è caratterizzato da vegetazione alofila, mentre il versante interno, protetto dai venti marini, è caratterizzato dalla macchia mediterranea, che ospita una ricca e fuggevole fauna. In primavera la Duna ci mostra il suo lato più spettacolare: la rigogliosa fioritura la trasforma in un mosaico multicolore in cui brillano il giallo delle Leguminose e il rosa della Silene, che ci inebriano con i loro profumi.
Cena libera e pernottamento in hotel.

6° GIORNO: Sabaudia – Gaeta – Sperlonga – Sabaudia
Prima colazione in hotel.
Partenza per la visita guidata di Gaeta. Passeggiata nel Borgo Medievale con sosta al Duomo di Sant’Erasmo e San Marciano, con il suo campanile romanico e cripta barocca. Visita della Cappella d’Oro e passaggio per Porta Carlo III con splendidi scorci del porto antico.
Visita esterna del Castello Angioino-Aragonese che ospita al suo interno la Scuola Nautica della Guardia di Finanza
Pranzo
Nel pomeriggio partenza per Sperlonga e visita guidata del pittoresco borgo che sorge su uno sperone roccioso a picco sul mare.
Il suo nome deriva dal termine “speluncae”, con il quale venivano indicate le numerose cavità naturali che si aprono lungo la frastagliata costa limitrofa. Le prime tracce di un insediamento umano nella zona risalgono al Paleolitico, ma è in Età Romana che Sperlonga acquisì fascino e bellezza, grazie alla costruzione di numerose ville. Durante il Medioevo divenne un pittoresco villaggio di pescatori, spesso al centro di devastanti incursioni dei pirati Saraceni che più volte lo distrussero. L’intero abitato venne ricostruito dopo il XVII secolo, ma vi rimasero splendide testimonianze del suo passato come le due porte d’accesso Portella e Porta Marina, i tre torrioni difensivi: Torre Truglia, Torre Centrale e Torre del Nibbio; la Cappella di San Rocco e la Chiesa di Santa Maria di Sperlonga risalente al 1135. La più straordinaria delle testimonianze è senza dubbio la Villa di Tiberio, costruita sulle fondamenta di una precedente struttura tardo- repubblicana per volere dell’imperatore romano. La sua particolarità consiste nella presenza di una grotta naturale, chiamata Grotta di Tiberio, inglobata all’interno della villa e utilizzata come sala da pranzo estiva. Vi erano installati affascinanti giochi d’acqua, straordinarie decorazioni marmoree e gruppi scultorei del ciclo dell’eroe omerico Ulisse. La villa era anche un centro di produzione per l’industria della pesca con vasche per l’allevamento di prodotti ittici. Visita del Museo Archeologico Nazionale che conserva il “Gruppo di Polifemo” rinvenuto all’interno della Grotta di Tiberio.
Rientro in hotel e pernottamento. Cena libera

7° GIORNO: Sabaudia – rientro
Dopo la prima colazione, partenza per il rientro.

 

NOTE:

Durante il soggiorno a Sabaudia, in alternativa alle visite indicate nel programma, posso proporvi numerose alternative che possiamo quindi sostituire in base agli interessi dei clienti.

Visita del borgo medievale di Fossanova con l’annessa Abbazia, uno degli esempi più significativi dell’arte gotico-cistercense in Italia: Costruita sui ruderi di una villa romana di età repubblicana, fu dapprima monastero benedettino e successivamente, per volere di Papa Innocenzo II, venne concessa ai cistercensi che la edificarono nelle forme attuali. Sarà possibile visitare il nucleo principale costituito dalla Chiesa con il Chiostro su cui ruotano il Refettorio, la Sala Capitolare, l’Infermeria dei monaci e la Casa dell’Abate, dove morì San Tommaso d’Aquino nel 1274. Il Chiostro era il luogo riservato al passeggio e alla meditazione dei frati ed intorno ad esso si sviluppano i principali ambienti del monastero. Su un lato del Chiostro si apre la Sala Capitolare, uno degli ambienti più importanti del monastero, dove i monaci si riunivano ogni mattina per leggere un capitolo della Regola di S. Benedetto e per discutere delle questioni più importanti.

Parco Nazionale del Circeo: passeggiata nel Parco Nazionale del Circeo con guida naturalistica.
Il Parco Nazionale del Circeo, ubicato lungo la costa tirrenica del Lazio meridionale nel tratto di litorale compreso tra Anzio e Terracina, si sviluppa interamente in provincia di Latina (nell’ambito dei territori comunali di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e Ponza) È nato per tutelare non una singola specie ma un ricco insieme di biomi con una conseguente estrema ricchezza di specie. Grazie alla sua istituzione, avvenuta quando l’intera area pontina era sottoposta ai radicali interventi di prosciugamento ed appoderamento della Bonifica Integrale, venne evitato il totale disboscamento dell’antica ed inospitale “Selva di Terracina” di cui una piccola porzione risparmiata dal taglio costituì, insieme al Lago di Sabaudia, alla Duna Litoranea ed al Promontorio del Circeo.


Museo di Piana delle Orme.
È tra i principali musei storici e demoetnoantropologici europei in relazione al numero e varietà dei reperti conservati, all’estensione espositiva e alla capacità di valorizzazione delle collezioni.
Dedicato al Novecento, il complesso museale, inserito in un vasto parco alberato, rappresenta un viaggio attraverso cinquant’anni di storia italiana. Oltre 60.000 metri quadri distribuiti in una serie di padiglioni tematici per narrare le tradizioni e la cultura della Civiltà Contadina, le grandi opere di Bonifica delle Paludi Pontine, le Battaglie della Seconda Guerra Mondiale, ma anche per mostrare i veicoli e i mezzi agli albori della grande industrializzazione e i giocattoli e i soldatini con i quali si divertivano i bambini di una volta.
L’impostazione scenografica del museo, l’imponenza delle collezioni, gli effetti speciali, la capacità di riprodurre esperienze olfattive, la sensazione di esplorare la storia in prima persona, rendono la visita a Piana delle Orme un’esperienza conoscitiva ed emozionale unica.
L’eterogeneità delle collezioni, inserite in ricostruzioni realistiche, porta il visitatore a rivivere, accompagnato da musiche, suoni e rumori, la Battaglia di El Alamein, lo Sbarco di Anzio, le Battaglie di Cassino o le tragiche vicende delle Deportazioni nei lager tedeschi. Aerei, carri armati, jeep, cannoni, mezzi navali e quanto apparteneva ai vari eserciti impegnati nei vari teatri di guerra, immergono in scenari drammatici in cui si trovano mezzi rarissimi o unici al mondo.
E poi ci sono le grandi produzioni cinematografiche che hanno attinto alle collezioni di Piana delle Orme per realizzare film pluripremiati come La vita è bella, Il paziente inglese, Malena o l’ultima serie di George Clooney Catch 22. Accarezzare il carro armato protagonista del film di Benigni si dice, tra l’altro, sia di buon auspicio!


Giornata in barca alle isole di Ponza e Palmarola

Modalità di prenotazione:

Contatto Barbara: 0773661423 – 3383575923
Email ponzaedintorni1@gmail.com

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